Eredi

Edizione 2021

27 agosto > 5 settembre 2021

2021 – Eredi

 

Il bilancio del triennio appena trascorso esige un decisivo cambio di passo, al quale l’associazione Mittelfest e il suo presidente Roberto Corciulo, rispondono con la ricerca di un nuovo direttore artistico, che abbia meno di quarant’anni.

 

Dopo diverse esperienze a ERT Emilia Romagna Fondazione, Giacomo Pedini (umbro, classe 1983) si insedia perciò alla direzione artistica di Mittelfest, e prova a imprimervi quella spinta che potrebbe essersi affievolita nei tre decenni di vita della manifestazione.

 

Per l’edizione numero 30, Pedini propone un titolo – Eredi – che punta l’attenzione su quanto l’attuale giovane generazione ha avuto in lascito da quelle precedenti. Primo segno è l’avvio del progetto Mittelyoung, riservato a artisti e curator under 30. Incontri di formazione e selezioni anticipano di qualche mese il programma del festival vero e proprio, che metterà poi in luce nove giovani artisti di maggior talento in ambito teatrale, musicale e coreografico.

 

Anche con il progetto Mittelland si rivoluziona l’impianto, portando esperienze, non solo performative, anche di partecipazione e attivismo culturale fuori dall’ambito urbano di Cividale: nelle valli del Natisone e del Torre, alla ricerca di una nuova vocazione turistica.

 

Il tema della partecipazione incardina anche il più insolito tra gli spettacoli di Mittelfest 2021. Nella passeggiata esperienziale, che si snoda per Cividale e nei dintorni, in città e in campagna, performer sono gli stessi spettatori guidati in cuffia dal congegno drammaturgico ideato dal Stefan Kaegi per i Rimini Protokoll, esponenti di un filone contemporaneo ad alto coinvolgimento del pubblico.

 

Itinerante, site-specific, improntato principalmente sull’ascolto, è anche Signal in Forum Julii. L’acustic experience di Strjbos e van Rijswijk instrada gli spettatori invitati a incamminarsi sulle rive del fiume e in piccole piazzette urbane. I performer li guidano, come contemporanei pifferai di Hamelin.

 

Particolarmente affollati sono gli spettacoli che, nella Chiesa di San Francesco, richiamano il pubblico con interpreti fuori dell’ordinario. Il tutto esaurito sigla il reading che Lino Guanciale (conosciuto per le serie televisive, ma attore di forte consapevolezza) costruisce su Europeana, vorticosa scrittura del praghese Patrik Ouředník.

 

Sulle Lezioni americane di Italo Calvino si confrontano il violoncellista Enrico Bronzi e lo scrittore Paolo Di Paolo, mentre Leo Ortolani (fumettista e creatore di Rat-man) e il chitarrista Giampaolo Bandini, discutono assieme di adozioni internazionali. My husband, dai racconti della scrittrice contemporanea macedone Rumena Bužarovska, è la scoperta teatrale di questa edizione.

 

Mnémosyne riporta a Cividale Josef Nadj, performer e fotografo questa volta, oltre che coreografo. Ritorna anche il circo, con l’allestimento di un piccolo tendone nell’Orto delle Orsoline, destinato a ampliare anche nelle edizioni successive l’attenzione di Mittelfest per i linguaggi circensi.

 

Inevitabile, in occasione del settimo centenario dalla nascita, il riferimento a Dante si trasforma in una disinvolta serata in cui Neri Marcorè rende omaggio a tutte le donne ospiti nelle tre cantiche della Divina Commedia e chiude la 30edizione.

 

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direttore artistico: Giacomo Pedini

presidente Associazione Mittelfest: Roberto Corciulo

Dal
Cartellone

Europeana

 

 

 

 

Europeana è un susseguirsi di scampoli, brandelli, flash dalla storia europea del Novecento. È un rimbalzare di notizie in lungo e in largo per un secolo, più che breve, denso: entusiasmi, tragedie, slanci, efferatezze, sarcasmi, passioni e guerre.

 

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