2016 – Terra! e all’orizzonte i fuochi
L’edizione precedente di Mittelfest aveva puntato le proprie attenzioni sull’acqua. Il secondo capitolo della triennalità, dedicata alla salvaguardia ambientale, pone invece al centro la terra e, fin dal titolo, la associa al fuoco.
Terra! e all’orizzonte i fuochi è il richiamo a ciò che sta sotto ai nostri piedi, a una natura che ci offre le sue risorse e, attraverso il calore, ci nutre.
Due forze e due immaginari si intrecciano quindi nel programma, che a volte privilegia il rapporto con il suolo, come per Tutto quello che so del grano, del Teatro Delle Ariette, e per Il sapore della terra, con cinque accademie teatrali di Bulgaria, Polonia Russia, Svizzera e Italia. Ma altre volte evoca invece i bagliori delle fiamme: in L’uccello di fuoco di Strawinsky, eseguito in piazza Duomo dalla Slovenska Filharmonija Ljubljana, per esempio. Oppure nelle spire del rogo che conclude la parabola eretica di Menocchio.
Sulla figura del mugnaio di Montereale Valcellina, condannato dall’Inquisizione per le sue idee e al centro di un famoso saggio storico di Carlo Ginzburg (Il formaggio e i vermi), si modella Menocchio, opera musicale in un prologo, cinque quadri e un epilogo ideata dal compositore Renato Miani. Il dibattito storiografico nato intorno a questo simbolo del pensiero divergente si risolve, in questa edizione di Mittelfest, in musica, ma non solo.
Terra e fuoco trovano il più alto punto di incontro in Earth and Fire, doppio programma di danza, in cui due impressionanti performer – Anuan’ga, guerriero masai keniota, e Ziya Azazi, derviscio d’origine turca – mettono in luce evoluzioni antropologiche, che dalle eredità ancestrali dei rispettivi popoli conducono alla contemporaneità.
Il cartellone combina poi eccellenti nomi del teatro (Agrupacion Señor Serrano, appena insigniti del Leone d’oro della Biennale di Venezia), della musica (Carlos Santana e Michael Nyman), della danza (Il Teatro dell’Opera Nazionale di Pechino) ma anche le ricerche a cui annualmente si dedica Mittelfest: la nuova regia europea (il progetto d’autore di Oliver Frljić torna sulle ricadute del conflitto balcanico in Aleksandra Zec) oppure la collaborazione con Simone Cristicchi per il suo nuovo lavoro – Il secondo figlio di Dio – che a Cividale debutta.
Rilevante è la partecipazione di Mittelfest 2015 al Progetto MusMa, in cui sei festival musicali europei e sei emittenti radiofoniche commissionano sei nuove composizioni ad altrettanti giovani compositori internazionali, eseguite nel 2015 dal Polish Cello Quartet.
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direttore artistico: Franco Calabretto
presidente Associazione Mittelfest: Federico Rossi