Identità 2

Edizione 1997

19 > 27 luglio 1997

Ancora più ampio è l’atlante che Mittelfest sfoglia nel 1997, nuovamente dedicato alle Identità. Anche perché il primo spettacolo in programma quest’anno segue con scrupolo e immaginazione il percorso di un fiume identitario che attraversa buona parte dell’Europa.

 

Danubio, rielaborazione del saggio-romanzo di Claudio Magris, è la produzione con cui il formato itinerante si impone definitivamente nella storia di Mittelfest. Il progetto di Giorgio Pressburger e Mimma Gallina – con più di centro tra interpreti, musicisti, tecnici, e registi ospiti – intende la città come un palcoscenico multiplo: dalla spianata erbosa del Convitto Paolo Diacono, via via attraversando il centro, fino all’esito luminoso nello spiazzo della vecchia stazione ferroviaria, a tarda notte, con supporto di grappa offerto dalle distillerie Nonino. Sono i luoghi, i personaggi, le storie, che il Danubio incontra nel suo corso. Dalle sorgenti nella Foresta Nera, attraverso dieci Stati e tre capitali centro-europee (Vienna, Bratislava, Budapest e Belgrado), fino al delta nel Mar Nero, tra Bulgaria e Romania.

Dagli edifici storici, dalle loro finestre, oppure da suggestive location naturali così numerose a Cividale, gli spettacoli in movimento come Danubio (ma anche Striaz dell’anno precedente, o Praga Magica del 1999, e molti altri) scorrono nelle strade, come un fiume appunto, e in questo modo sperimentano soluzioni teatrali e musicali tagliate esattamente sullo spazio, le architetture, gli arredamenti urbani.

 

Al lavoro di affermati artisti (il regista polacco Krystian Lupa, il drammaturgo austriaco Peter Turrini, i cantautori italiani Giorgio Gaber e Gino Paoli), Mittelfest 1997 affianca le proprie scoperte e intuizioni: il teatro della comunità albanese di Skopje su Re Lear, il lavoro al flauto di Roberto Fabbriciani sulla musica di Salvatore Sciarrino, la colonna sonora del film Der Golem di Paul Wegener eseguita dal Giora Feidman e dal Quartetto Arditti.

 

Una sezione del Festival, avviata già nell’anno precedente e curata da Cesare Tomasetig continua a raccogliere le principali voci poetiche dell’Europa centrale: Romania, Ucraina, Dalmazia, Polonia, Friuli. L’individuazione di ulteriori Percorsi friulani (Caterina e il mamaluc) porta in questo e nei successivi cartelloni il lavoro di artisti, ensemble, scrittori e compositori capaci di armonizzare l’ottica locale con lo sguardo globale, di cui già si sente l’importanza.

Dal
Cartellone

Danubio

 

Presto diventato dei maggiori successi dell’editoria italiana anni ’80, Danubio (1986) di Claudio Magris è un itinerario fra romanzo e saggio, che racconta la cultura come esperienza e ricostruisce a mosaico, attraverso i luoghi visitati e interrogati, la civiltà dell’Europa Centrale. Un viaggio sentimentale lungo il corso del lungo fiume.

1997

Mittelfest Città Festival

La RAI dedica
una trasmissione a Mittelfest

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