Scopri I percorsi di Mittelfest

LA NATURA, UN'ATTRICE

Struttura urbana e paesaggio naturale non sono in contrasto. Sono dimensioni complementari nella nostra vita. Fortunato chi riesce a equilibrarle, cogliendo il meglio dell’una e dell’altra.

2006, Storie di lavoro

 

In un progetto di vita organica, un festival come è Mittelfest rappresenta l’occasione esatta per avvicinare  ambiente urbano e paesaggio naturale, fino al punto in cui si fondono. Mittelfest si è specializzato nel valorizzare questi aspetti. Ha fatto della natura una protagonista. A volte, perfino un’attrice.

 

Per alcune edizioni, una cava è diventata scena e palcoscenico, con il suo smagliante fondale di pietra piasentina. In un pomeriggio di sole, un roccolo di fronde e foglie ha fatto da cornice al concerto di un trio d’archi. Il corso del Natisone ha visto muoversi zattere e barconi, con attori impegnati in fluviali sperimentazioni.

 

E un getto d’acqua nebulizzato, che sgorgava dal fitto degli arbusti, ha permesso di intravedere, quasi vivo nella nube delle goccioline, il ritratto di Franz Kafka.

 

2020, evento d'apertura

Sorta secoli e e secoli fa su una soglia geografica oltre la quale la pianura diventa collina e poi montagna, Cividale del Friuli fonde il progetto umano della città con il trasformismo irrequieto degli elementi naturali.

 

A pochi metri l’una dall’altro, la chiesa confina con il bosco, e il fiume sfiora il muro che delimita un giardino.

 

2000, Sulle orme di Marco Polo

Basta prendere la strada del monte: poco fuori dal centro si quaderna la bellezza imponente delle forze naturali. L’acqua, la terra, la roccia, il verde selvaggio e quello dei campi coltivati.

 

Quella del roccolo, o bressana, è un’antica forma di caccia, utilizzata fin dal Trecento dagli uccellatori per catturare vivi i volatili migranti. Ci ricorda Giovanni Battista Angelini nella sua Discrizione dell’uccellare col roccolo (1724) che esso era formato “in figura rotonda, ò più che mezzo lunare d’arbuscelli frondosi verdeggianti doppiamente circolari, cioè di quercia, ed altra sorta”.

 

Oggi la caccia con le reti nei roccoli è vietata, ma alcune di queste strutture vegetali sono ancora visibili nel Friuli collinare, e posso adempiere, come nel caso del concerto del Clemencic Consort, ad altre funzioni: catturare l’orecchio di privilegiati spettatori.

2006, Storie di lavoro

Nelle Prealpi Giulie, al confine fra Italia e Slovenia, nasce la pietra piasentina. Affiora lungo i pendii delle Valli del Natisone, fra boschi, prati, vigneti. Il colore è grigio chiaro, talvolta tende al bruno o al rossastro.

 

Nel 2006, su invito di Moni Ovadia, direttore artistico in quegli anni, Mario Laurini volle che la sua cava, appena fuori del paese di Tarpezzo, esibisse la meraviglia di un palcoscenico di pietra. E diventasse simbolo del filo che lega il lavoro, i diritti umani e la loro Carta Internazionale: i temi di quelle edizioni di Mittelfest.

 

 

 

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