2007 – Edizione per i diritti umani
Rafforzato dalla sintonia con Furio Honsell, da poco nominato presidente dell’Associazione Mittelfest, Moni Ovadia orienta il secondo capitolo del suo progetto sul tema dei Diritti Umani. “Quest’anno mittel va inteso nel senso di mezzo, strumento per riaffermare il principio dei diritti umani” spiega Honsell nel prendere il timone istituzionale della manifestazione. Diritti che sono tali – sottolinea Ovadia – solo se vivono nel loro tempo, se rinnovano costantemente la propria azione.
Ovadia ricorda che l’Occidente è entrato nella società dei Diritti solo due secoli e mezzo fa, con la Rivoluzione Americana prima e quella Francese poi. Alla trasformazione dei diritti dei popoli e della loro coscienza guarda fin dal titolo lo spettacolo inaugurale, Natura morta per i diritti umani, ideato dal regista Roberto Andò, che ha per protagonista Isabelle Huppert, attrice iconica e intensa.
La cava di pietra piasentina a Tarpezzo diventa nuovamente il centro di attrazione del programma. Negli stessi modi dell’anno precedente, la maratona di spettacoli Per la carta universale dei Diritti dell’Uomo accoglie con la sua straordinaria scenografia, naturale e umana, personaggi pubblici che saranno anche impegnati in successivi dibattiti, come i disegnatori Altan e Renato Calligaro, l’attivista Gino Strada, lo scrittore e politico ceco Václav Havel, l’attore Paolo Rossi, i magistrati Francesco Saverio Borrelli e Piercamillo Davigo, accompagnati dalla musica dei Têtes de bois, nei loro interventi su diritto di opinione e di espressione.
Ripresa la formula dell’edizione precedente, ha ancora grande valore la costellazione delle figure artistiche invitate ad articolare il programma complessivo. Il coreografo franco-ungherese Josef Nadj (Journal d’un inconnu), autrici come Sarah Kane (4:48 Psychosis, con i bulgari Teatro Sfumato) e Letizia Russo (Dare al buio), lo storico frontman del gruppo musicale I Rokes, Shel Shapiro. Si intersecano con il gioco coreografico e attorale di Virgilio Sieni e Sandro Lombardi su Le ceneri di Gramsci di Pasolini, con la sperimentazione registica e multi-linguistica di Andrea Paciotto sul goldoniano Arlecchino servitore di due padroni.
Largo spazio trovano le proposte musicali che vanno dal Borodin String Quartet al Coro da camera del Conservatorio di Mosca (Boyarina Morozova), dalle estasi sonore del Barocco Flamboyant (del gruppo Collegium Apollineum), fino alle attrazioni della musicalità zingara (Ohi Rumenie, con la vocalist Olga Balan e i Gypsy Rhythms).
La consegna della laurea honoris causa dell’Università di Udine a Václav Havel e la presenza dell’ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, rappresentano i momenti istituzionali più importanti.
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direttore artistico: Moni Ovadia
presidente Associazione Mittelfest: Furio Honsell